I Red Hot Chili Peppers sono evidentemente una delle band più iconiche di sempre, oggi vogliamo approfondire questo discorso con voi.
Si sono formati nel 1982 e ancora oggi vanno avanti con una produzione non per forza accanita ogni anno ma puntando sulla qualità. Tanto che in 43 anni di carriera hanno pubblicato 13 album studio.
Al centro del funk rock la loro storia nasce molto da lontano a fronte di un gruppo composto da una voce straordinaria come quella di Anthony Kiedis. Al basso troviamo Flea, mentre John Frusciante originariamente era alla chitarra, Chad Smith alla batteria.
Frusciante era uscito dal gruppo nel 1992 e poi ancora nel 2009 per tornare in pianta stabile nel 2019. Gli altri tre invece sono sempre stati dentro la band. Nel tempo però anche tante altre figure interessanti della musicasi sono presentati nel gruppo da Jack Irons a Cliff Martinez, da Hillel Sovak a DeWayne McKnight. Un contributo importante che tutti hanno portato.
Il debutto dei Red Hot Chili Peppers arriva nel 1984 con l’uscita del loro primo album che porta il nome della band. Un successo internazionale, ma che in Italia ci mette ben 15 anni a esplodere fragorosamente.
Il 1999 è l’anno in cui questa band esplode e fa un rumore pazzesco con l’album Californication. Sono le serate del Festivalbar quelle di un’Italia differente da oggi e molto più rilassata. Sono lo specchio di un mondo che in fondo oggi non c’è più.
Nel 2022 sono usciti con due album, unica volta nella loro storia, e cioè Unlimited Love e Return of Dream Canteen. Da quel momento non si sono mai fermati coi concerti e gli eventi ma di brani non ne hanno più prodotti ancorati a una storia che fa ancora molto rumore.